Domenico Rea Pensieri della notte Libreria Dante & Descartes
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Torna il romanzo-non romanzo, composto di saggi, racconti articoli, intuizioni... È il testamento profondamente letterario e necessariamente politico dello scrittore “autodidatta di talento”, che documenta, rovesciando la tabula letteraria, trasfigurando in sapide pagine letterarie non prive di prove tragiche il vivere degli “umiliati e offesi” di sempre. Lo scrittore che per la prima volta, strana ‘prima volta’, non è il mediatore ma ha messo sulla tabula l’adesione alla vita del popolo. Dal ‘Pensiero 25’, pp. 115: “... Non avevo visto nulla di più tetro. Il basso è al livello delle fogne. Convive con i residui della strada, con i topi, gli scarafaggi, i vermi, i serpentelli, le farfalle nere, i tafani, le pulci e le zanzare più mordaci. Vi regna freddo freddissimo d’inverno e il caldo caldissimo d’estate. Neanche Pulcinella, che nacque ad Acerra, in aperta e ariosa campagna, conobbe la miseria e gli orrori del basso...”.